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Correlazioni in Medicina



Terapia farmacologica della sindrome dell’intestino irritabile


Il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile rimane ancora un problema aperto.

Gli antispastici sono di modesta efficacia nel dolore addominale.

Gli antidepressivi triciclici a basso dosaggio sono utili , ma possono dar luogo ad effetti indesiderati; inoltre i pazienti tendono ad evitare farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale.

L’efficacia dei farmaci antidepressivi SSRI ( inibitori selettivi del reuptake della serotonina ) non è certa nella sindrome dell’intestino irritabile.

Gli agonisti oppioidi , come la Loperamide, possono risultare utili nelle forme diarroiche , ma non nel dolore addominale. Inoltre questi farmaci possono dare origine a costipazione come effetto rebound.

L’Alosetron ( Lotronex ) un antagonista 5HT(3) , è riservato alle donne con sindrome dell’intestino irritabile con predominante , grave , diarrea non responder alla terapia tradizionale.

Le fibre e le sostanze che fanno massa hanno dimostrato in alcuni studi clinici di favorire l’evacuazione dell’alvo in presenza di stipsi , ma spesso provocano un aumento del gonfiore , della formazione di gas , e del dolore.

Non esiste evidenza che i lassativi siano utili alla sindrome dell’intestino irritabile , anche se sono usati frequentemente dai pazienti che lamentano costipazione.

Il Tegaserod ( Zelnorm ) , un potenziale agonista 5HT(4) , trova indicazione nel trattamento a breve termine della sindrome dell’intestino irritabile con predominante costipazione.
Il farmaco è riservato alle donne. Negli uomini l’efficacia e la sicurezza non sono note.

I probiotici sono di incerta efficacia. ( Xagena2003 )

Talley NJ, Am J Gastroenterol 2003; 98:750-758



Gastro2003

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